I risultati di uno studio dell’Università Milano-Bicocca sui migranti: “Accogliere i profughi conviene”.
ROMA – Sono stati pubblicato i risultati di uno studio dell’Università Milano-Bicocca sui migranti. La ricerca ha confermato il vantaggio dell’accoglienza dei richiedenti asilo. Ospitarli, infatti, non comporta un aumento dei costi di breve periodo a livello comunale, ma favorisce il ripopolamento dei comuni con un più alto tasso di popolazione anziana.
A livello politico la presenza degli extracomunitari nei comuni con meno di 25mila abitanti ha portato ad un aumento del consenso elettorale della destra, almeno alle elezioni 2018.
Le reazioni contro gli immigrati dovute a fattori culturali
Il rapporto, riportato dall’Agi, è stato commentato dalla professoressa Mariapia Mendola: “E’ una storia nota che alla base delle reazioni anti-immigrazioni ci sono fattori culturali, ben prima che economici. L’analisi d’impatto del sistema di accoglienza suggerisce che è necessaria una maggiore attenzione alle politiche di inclusione e sensibilizzazione sul territorio. In questo senso è fondamentale il coinvolgimento delle amministrazioni locali è di vitale importanza se si vuole che gli immigrati possano contribuire con le loro capacità e conoscenze alla crescita e allo sviluppo economico di lungo periodo“.
Le partenze dalla Libia non si fermano
Nonostante la pandemia, le partenze dalla Libia non si fermano. Sono diversi i migranti in viaggio per raggiungere l’Italia. Viaggi della speranza che, in alcuni casi, potrebbero trasformarsi in tragedia.
Come quello successo nelle ultime ore nel Mediterraneo. A raccontare il naufragio è stata l’Onu, citata dall’Ansa. Il barcone si sarebbe inabissato al largo della Libia nella giornata di martedì 19 gennaio 2021. Il primo bilancio è di almeno 43 vittime e 10 persone tratte in salvo dalla Guardia Costiera libica.
Anche Alarm Phone ha lanciato l’allarme per una barca con a bordo 53 migranti che si è capovolta al largo delle coste di Zuara. Potrebbe essere la stessa del naufragio ma non si hanno conferme. “Siamo tristi e arrabbiati – la denuncia dell’organizzazione – Unione Europea smetti di uccidere le persone con le tue frontiere“.